Charles Pierre Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 –
Parigi, 31 agosto 1867) è considerato uno dei più importanti poeti del XIX
secolo, esponente chiave del Simbolismo. I fiori del male, la sua opera
maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.
Il pensiero e la biografia di Baudelaire hanno
influenzato molti autori successivi come i Poeti Maledetti (Verlaine, Mallarmé
e Rimbaud), ma anche gli Scapigliati italiani.
T'adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t'amo
quanto più mi fuggi,
o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente
accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.
Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile
e cruda, sino la freddezza
che ti fa più bella ai miei occhi.
da I fiori del male
Commento:
Il poeta paragona la sua amata alla volta celeste, al
cielo stellato, che gli fa compagnia durante le sue veglie notturne, triste e
taciturno come un vaso colmo di tristezza. L'amata è sfuggente ed è per questo
che egli l'ama ancor di più.
Nella seconda parte della poesia il poeta esprime
ironicamente il suo tentativo di approccio alla donna: mi porto all'attacco,
m'arrampico all'assalto come una schiera di vermi su un cadavere, di cui ama
tutto, anche la sua freddezza.
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