venerdì 13 maggio 2016

Charles Baudelaire - "Ti adoro"

Charles Pierre Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867) è considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del Simbolismo. I fiori del male, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.

Il pensiero e la biografia di Baudelaire hanno influenzato molti autori successivi come i Poeti Maledetti (Verlaine, Mallarmé e Rimbaud), ma anche gli Scapigliati italiani.


T'adoro al pari della volta notturna,

o vaso di tristezza, o grande taciturna!

 E tanto più t'amo quanto più mi fuggi,

o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,

 ironicamente accumulare la distanza

che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.

Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto

come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,

 fiera implacabile e cruda, sino la freddezza

che ti fa più bella ai miei occhi.

da I fiori del male


Commento:

Il poeta paragona la sua amata alla volta celeste, al cielo stellato, che gli fa compagnia durante le sue veglie notturne, triste e taciturno come un vaso colmo di tristezza. L'amata è sfuggente ed è per questo che egli l'ama ancor di più.

Nella seconda parte della poesia il poeta esprime ironicamente il suo tentativo di approccio alla donna: mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto come una schiera di vermi su un cadavere, di cui ama tutto, anche la sua freddezza.

Nessun commento:

Posta un commento