lunedì 23 aprile 2018

Beniamin Birzu - "Ciel notturno"

Ciel notturno dei freschi e cari monti,
Ciel, che nasconder suoli i miei pensieri,
Cela ancor tra i veli tuoi i miei racconti
Ch'anima fa di sé a sé, sinceri.
Cielo, guarda negli occhi miei ancora
E dimmi che nulla sia cambiato
Che le stelle siano stelle ancora
Che'l nostro silenzio non sia mutato.

Ciel notturno, svelami i tuoi misteri
Prima che nel silenzio tuo mi perda
O che'l freddo sonno ti nomini ieri,
Prima che l'alba le stelle disperda.
Sì... i misteri del tuo esser tale
Che tanti braman di svelare invano,
Col cuore o la ragion, ma resti uguale.
Adesso dimmi perché sei tu tale.

- Ecco, giovane, giudica in saggezza!
Non vedi in me la mano del Creatore?
Nel mϊo infinito la sua grandezza
E nelle fitte stelle il vasto amore?
Non senti nel silenzio a te sì caro
Il suon dolce, quel flebile e leggero?
Nel buio trovi d'animo il riparo,
Ma non vi scorgi in egual modo il Vero?

- E le stelle furon i bei passati,
Il silenzio quei sentimenti veri,
Il sonno il non più l'ardor sinceri
E l'alba la morte, i non più fiati.
Come si può esser così leggeri...
A me davanti, sempre, ma mai chiaro
Ora sì, posso dir ch'ho il ben più raro,
Ora, per me non vi son più misteri.


Beniamin Birzu 4F

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