La donna mia quand'ella altrui saluta,
Ch'ogne lingua deven tremando muta,
E li occhi non hanno coraggio di guardare.
Malignamente di bruttezza vestuta
E par che sia una cosa venuta
Dall' inferno in terra a disgusto mostrare.
Mostrasi sì acida a chi la mira,
Che dà per li occhi un amaro al core
Che 'ntender no lo può chi no lo prova.
E par che dalla sua labbia si mova
Un spirito pien d'odio
Che va dicendo all' anima: Spira.
Nessun commento:
Posta un commento